In cosa consiste la Vaccinazione del Cane:
consiste nella immunizzazione attiva di un soggetto sano, mediante inoculazione di antigeni provenienti da un microrganismo, virus o batterio che sia, allo scopo di indurre nell’animale una risposta immunitaria che lo aiuterà a prevenire una futura infezione.
Sono necessari da 15 a 30 giorni affinché la risposta immunitaria evocata a seguito della vaccinazione raggiunga un livello tale da immunizzare efficacemente un soggetto nei confronti di un patogeno.
Per rendere più efficiente e duratura l’immunità vaccinale che si instaura a seguito della prima vaccinazione, va sempre eseguito un richiamo a distanza di 3-4 settimane per ottenere il cosiddetto effetto booster, ovvero un aumento notevole del titolo anticorpale 3-5 giorni a seguito dell’inoculazione; questo titolo permane elevato per un periodo maggiore di quello che si avrebbe eseguendo una unica somministrazione.
Allo scopo di mantenere alti questi titoli, andranno poi effettuate periodicamente vaccinazioni di richiamo, per mantenere attivo il sistema immunitario. La frequenza dei richiami varia a seconda della tipologia di vaccino usato.
I vaccini possono essere di due tipi:
• Vaccini spenti: non stimolano completamente il sistema immunitario dell’ospite, per cui necessitano di essere richiamati annualmente.
• Vaccini vivi: stimolano in modo completo il sistema immunitario e determinano una risposta di lunga durata, per cui vanni richiamati periodicamente, ma non è necessario richiamarli annualmente, come dimostrato da studi sulla durata dell’immunità.
La vaccinazione può essere effettuata con vaccini Monovalenti o Polivalenti a seconda che contengano uno o più antigeni: i vaccini monovalenti contengono un solo antigene, mentre i vaccini polivalenti sono costituiti dalla associazione di diversi antigeni.
Il piano vaccinale dei nostri animali domestici è definito da due associazioni americane, l’American Animal Hospital Association Canine Vaccines Task Force (AAHA) e l’American Association of Feline Practitioners (AAFP).
Le vaccinazioni possibili vengono distinte in tre categorie:
• Vaccinazioni di base (o core): comprendono vaccinazioni ritenute essenziali in quanto hanno lo scopo di prevenire le malattie più comuni dell’area geografica e più temibili per i nostri animali domestici, a causa della virulenza e della infettività del patogeno.
• Vaccinazioni accessorie (o non core): in questa categoria sono comprese vaccinazioni consigliate solo in determinate circostanza, ovvero quando per l’animale esiste realmente il rischio di contrarre quella possibile malattia.
• Vaccinazioni sconsigliate (o not recommended): vaccinazioni che non apportano un comprovato beneficio o che potrebbero dare all’ospite indesiderate reazioni avverse.
Per eseguire un corretto protocollo vaccinale è fondamentale considerare l’età del cucciolo: l’immunità del cucciolo nelle prime settimane di vita, è garantita dagli anticorpi che il cucciolo assume nelle prime 48-72 ore di vita attraverso il colostro.
Questi anticorpi restano attivi per un periodo di tempo variabile a seconda del virus verso cui sono rivolti e dall’altra sono in grado di inattivare gli antigeni contenuti nei vaccini e quindi impedire lo sviluppo di una immunità vaccinale.
Nel programma vaccinale del cucciolo questo aspetto riveste una importanza fondamentale: infatti noi sappiamo che a seguito della vaccinazione un animale impiega circa 3 settimane ad attivare in modo efficiente il sistema immunitario e idealmente si vorrebbe che l’attivazione del sistema immunitario fosse concomitante alla decadenza dell’immunità di origine materna.
Per questo si tende a iniziare il programma vaccinale quando il cucciolo ha 6 settimane e di proseguirlo con richiami ogni 3 settimanali fino alle 12 settimane di età. Questo si effettua per ridurre i rischi di infezione durante il periodo di declino dell’immunità materna (finestra di vulnerabilità), quando i livelli di anticorpi sono insufficienti a proteggere il cucciolo da un potenziale patogeno, ma ancora troppo alti per permettere il successo della vaccinazione.
Se invece viene avviato alla vaccinazione un soggetto adulto con storia sconosciuta, questo deve essere sottoposto al protocollo vaccinale standard, che prevede una prima vaccinazione seguita da una seconda inoculazione a distanza di 3-4 settimane e da periodici richiami secondo le indicazioni del veterinario.
È doveroso poi ricordare l’importanza di richiamare i vaccini anche e soprattutto nei soggetti anziani, il cui sistema immunitario non è più efficiente e attivo come quello di un soggetto giovane.